Di Viviana Pizzi
Due delegati per la maggioranza e uno per l'opposizione. Sono queste le forze che dovranno essere messe in campo per l' elezione del Capo dello Stato, dalla Regione Molise.
Le elezioni a Roma inizieranno il 24 gennaio con la riunione congiunta di deputati, senatori e delegati regionali. In Molise le elezioni dei tre rappresentanti si terranno l' undici gennaio.
Gli scenari potrebbero essere molteplici. Un delegato dovrebbe essere della corrente Toma e potrebbe anche non essere il presidente stesso, ma una persona sempre fedele. Tra questi Armandino D'Egidio. In caso di mancanza di accordo il presidente Donato Toma potrebbe avocare a se questo diritto. Il Governatore potrebbe tentare di raggiungere la pace con Fratelli d’Italia permettendo a Iorio e Romagnuolo di eleggere il secondo delegato.
Nell' opposizione si pensa a un consigliere che possa piacere sia a PD che ai Cinque Stelle. Facente parte dei pentastellati per una questione numerica.
Ipotesi che se verranno confermate potrebbero portare il Molise a questo scenario: tre delegati del centrodestra (Tartaglione e due regionali), due del Movimenti Cinque Stelle ( Federico e il regionale), due di Alternativa c'è (Ortis e Testamento), una di Iv ( Occhionero) e uno del gruppo misto ( Di Marzio).
Con un totale di 9 delegati che sono comunque pochi per fare una significativa differenza.