di Viviana Pizzi
Il presidente del Consiglio Regionale, Salvatore Micone, è uno dei due rappresentanti della maggioranza a Roma come grande elettore per la scelta del Presidente della Repubblica. Ma se a Campobasso, come ruolo istituzionale, sente forte il dovere di essere arbitro tra centrodestra e centrosinistra mantenendo equidistanza perfetta, come sottolineano spesso le minoranze, quello che andrà a fare alla Capitale sarà un vero e proprio "compito politico".
"Mi sento onorato di partecipare a questo evento politico- ha dichiarato Micone a Moliseweb- lo farò con tutta l'emozione che mi contraddistingue. Per ora non lo ho ancora fatto, ma nei prossimi giorni sentirò i rappresentanti nazionali del mio partito (Udc ndr) e deciderò insieme a loro la linea da adottare e il nome da scegliere. Per ora quelli che circolano li leggete anche sui giornali, è presto per dirne uno specifico".
E su Berlusconi: "E' uno dei nomi che si stanno facendo ma sono convinto che non sarà quello il nome". Micone, lo ricordiamo, rappresenta come Toma il centrodestra, ma non Forza Italia quindi è facile che a Roma possano votare nomi diversi. In quel caso sarà l'appartenenza partitica ad essere al di sopra di quella territoriale.
E sulla figura del prossimo presidente sostiene: "deve essere il garante della Costituzione, non può rappresentare una sola parte politica ma eletto con una maggioranza ampia e trasversale".