Caso 'Chiavette Magiche': dopo dieci anni cadono tutte le accuse - Molise Web giornale online molisano
Sabato - 01 Giugno 2024

Caso 'Chiavette Magiche': dopo dieci anni cadono tutte le accuse

Era l'8 dicembre di dieci anni fa quando un  blitz all'alba portò all'arresto di 16 persone. La vicenda, soprannominata 'Chiavette magiche', ebbe un enorme risalto in tutta Italia. L'accusa era di aver costituito un'associazione a delinquere dedita alla clonazione e ricarica abusiva delle chiavette per i distributori automatici di snack e bevande all'interno degli stabilimenti ex Fiat di Termoli e di altre regioni italiane. Secondo il capo d'imputazione, l'organizzazione operava dal Molise. Ora, dopo dieci anni, quella vicenda si è completamente dissolta. Nelle ultime ore, la Cassazione ha annullato senza rinvio le sentenze che avevano condannato per associazione a delinquere il presunto capo della banda e un suo ex collega, prima a Larino e poi in Appello a Campobasso. Le altre accuse, tra cui furto, ricettazione e frode informatica, erano già cadute in passato.

Durante l'inchiesta furono indagate circa 150 persone. Coloro che avevano le accuse più pesanti escono ora totalmente puliti dalla vicenda: la Cassazione ha annullato le sentenze senza rinvio, escludendo così un nuovo processo. "Siamo molto soddisfatti perché dall'inizio abbiamo sempre sostenuto che non ci fu alcuna associazione a delinquere," ha dichiarato a Telemolise l'avvocato Michele Liguori, difensore dell'uomo accusato di essere il capo dell'organizzazione. "I giudici hanno accolto in pieno quella che è sempre stata la nostra tesi".

Resta un paradosso in questa lunga vicenda giudiziaria. Dodici delle persone inizialmente coinvolte avevano scelto il rito abbreviato e furono condannate. Quelle che invece optarono per il rito ordinario sono oggi arrivate alla piena assoluzione.

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