Addio allo Smart working agevolato, dal 1° aprile cambiano le regole - Molise Web giornale online molisano
Venerdì - 26 Aprile 2024

Addio allo Smart working agevolato, dal 1° aprile cambiano le regole

Non sarà più in vigore il regime agevolato dello smart working per i fragili e i genitori di under 14. Si torna quindi alle regole ordinarie, con il lavoro agile regolato dagli accordi individuali tra dipendenti e datori di lavoro.

Addio definitivo allo smart working per i lavoratori fragili e chi ha figli sotto i 14 anni di età. Da Pasquetta, lunedì 1° aprile, le regole cambiano e si torna al regime ordinario. Sono scadute, infatti, a Pasqua, le regole straordinarie che erano state varate durante la pandemia da Covid-19 e poi prorogate fino ad oggi. 

In sostanza, quindi, si torna in tutto e per tutto ai soli accordi individuali tra dipendenti e aziende. E in più bisogna prestare attenzione al rischio multe (da 100 a 500 euro). 

Fine delle emergenze

Il lavoro agile è stata una delle prime misure individuate quale soluzione al blocco totale delle attività lavorative per l’emergenza coronavirus. A tal fine, infatti, è stata disciplinata una sorta di liberalizzazione, cioè all'applicabilità anche in assenza di accordi individuali (modalità semplificata). In tempi normali, infatti, l’attivazione dello smart working è vincolata all’accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore al fine di regolamentare tutta la disciplina. La modalità semplificata di attivazione del lavoro agile, quale misura di contrasto al Covid per tutti i datori di lavoro, è rimasta operativa ininterrottamente fino al 31 agosto 2022. Poi è stata prorogata più volte e con diversi ambiti di applicazione; l’ultima di queste proroghe va definitivamente in soffitta il prossimo 31 marzo. In base al regime semplificato, il lavoro agile poteva essere utilizzato da tutti i datori di lavoro, per ogni rapporto di lavoro senza necessità del preventivo accordo individuale o altra condizione. A partire dal 1° aprile, pertanto, ritorna obbligatorio in ogni situazione: l’accordo va necessariamente sottoscritto e conservato per cinque anni ai fini della prova.

 

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