Accadde Oggi 18 agosto - #almanacco - Molise Web giornale online molisano
Sabato - 30 Settembre 2023

Accadde Oggi 18 agosto - #almanacco

Oggi 18 agosto la Chiesa festeggia Sant'Elena Imperatrice

1572 – Francia: Enrico di Borbone sposa Margherita di Valois, figlia di Caterina de’ Medici ed Enrico II di Francia
1590 – John White torna alla Colonia di Roanoke, dopo un viaggio in Inghilterra, e la trova deserta
1634 – Urbain Grandier è accusato di stregoneria e bruciato vivo sul rogo a Loundun, in Francia
1789 – Inizia la Rivoluzione di Liegi
1807 – Viene inaugurata l’Arena Civica di Milano
1832 – François-René de Chateaubriand soggiorna a Lugano per quel giorno a Villa Tanzina
1860 – Potenza insorge contro i Borbone e proclama, prima nel Mezzogiorno, l’Unità d’Italia
1868 – L’astronomo francese Pierre Jules César Janssen scopre l’elio
1893 – La regina Margherita di Savoia inaugura, con la salita alla punta Gnifetti, sul Monte Rosa, l’omonimo rifugio, il più alto d’Europa
1903 – L’ingegnere tedesco Karl Jatho costruisce il primo modello di aeroplano a motore quattro mesi prima dei fratelli Wright
1918 – Viene installata a Monaco di Baviera la Società Thule: costituirà il nucleo del partito nazionalsocialista conosciuto come NSDAP
1940 – Il Giorno più duro della Battaglia d’Inghilterra, in cui entrambi gli schieramenti subirono il massimo delle perdite
1975 – Ritrovata in una zona centrale della Cina una mummia di oltre 2.000 anni
1993 – A Lucerna (Svizzera) brucia il più antico ponte coperto d’Europa, il Kapellbruecke, costruito nel 1333 interamente in legno
2001 – La casa farmaceutica tedesca Bayer ammette che 52 persone sono morte a causa degli effetti collaterali del farmaco anticolesterolo Lipobay. Il farmaco era stato ritirato dal mercato all’inizio di agosto
2007 – Un gruppo di militanti di Al-Qaida dirotta un aereo Md-80 dell’Atlasjet nella Turchia meridionale, nel tentativo di dirigerlo verso Teheran, in Iran
2018 – Lutto nazionale in Italia, nel giorno dei funerali di stato di 19 delle 43 vittime del crollo del viadotto autostradale Polcevera a Genova.

Nati

Giorgio Bocca

Sergio Castellitto

Carlo Cottarelli

Geppy Cucciari

Luciano De Crescenzo

Francesco Giuseppe I d’Austria

Luc Montagnier

 

Morti

Kofi Annan

 

Oggi un ricordo di Kofi Annan.

Kofi Atta Annan (Kumasi8 aprile 1938 – Berna18 agosto 2018) è stato un diplomatico e alto ufficiale delle Nazioni Unite ghanese.

È stato il settimo segretario generale delle Nazioni Unite; il suo mandato è scaduto il 31 dicembre 2006.

Dal 1954 al 1957 Kofi Annan frequentò il collegio metodista Mfantsipim School a Cape Coast. Si diplomò nel 1957, lo stesso anno in cui il Ghana ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Nel 1958 iniziò a studiare economia presso il Kwame Nkrumah University of Science and Technology. Ricevette una borsa di studio della Fondazione Ford che gli permise di completare gli studi presso il Macalester College a St. Paul, nel Minnesota, nel 1961.

Annan poi studiò presso l'Istituto universitario di alti studi internazionali di Ginevra, nel biennio 1961-62, frequentando in seguito la Sloan School of Management presso il MIT (197172), dove conseguì il Master of Science in Management.

Annan parlava fluentemente l'inglese, il francese, nonché numerosi dialetti e lingue africane.

Nel 1962 Annan cominciò a lavorare per l'Organizzazione mondiale della sanità. Dal 1974 al 1976 fu direttore del turismo in Ghana. In seguito tornò alle Nazioni Unite e lavorò come "Assistant Secretary-General", ricoprendo in successione diversi ruoli: "Human Resources Management and Security Coordinator" (Gestione delle Risorse umane e coordinatore della sicurezza) dal 1987 al 1990, "Program Planning, Budget and Finance, and Controller" dal 1990 al 1992, e "Peacekeeping Operations" dal marzo 1993 fino al febbraio 1994.

Annan divenne poi "Undersecretary-General" fino all'ottobre 1995, quando fu nominato incaricato speciale del Segretario per la ex-Jugoslavia. Dopo cinque mesi tornò al suo ruolo di "Undersecretary-General". Gestì con successo le trattative con l'Iraq per il rilascio di 900 dipendenti dell'ONU rimasti bloccati nel paese all'inizio della guerra, ma è stato poi accusato d'inazione in riferimento agli eventi in Ruanda e Bosnia ed Erzegovina.

Il 13 dicembre 1996 Annan fu scelto dal Consiglio di sicurezza, e confermato quattro giorni dopo dall'Assemblea generale, come nuovo segretario generale delle Nazioni Unite.

Il suo mandato cominciò ufficialmente il 1º gennaio 1997. Sostituì il segretario generale uscente, l'egiziano Boutros Boutros-Ghali, divenendo il primo segretario generale africano nero dell'ONU. Il rinnovo del suo mandato, avvenuto il 1º gennaio 2002, fu inconsueto; secondo le norme informali la posizione viene ricoperta da persone di continenti diversi a rotazione (ed anche il suo predecessore era stato un africano).

Si dedicò al progetto di riforma delle Nazioni Unite che comprendeva: una ridefinizione della sicurezza collettiva; il rafforzamento dei trattati di non proliferazione e di disarmo e l'estensione del sistema di sicurezza convenzionale a nuove tematiche (es. biotecnologia); la creazione di organi intergovernativi di costruzione della pace e difesa dei diritti umani; l'espansione e la modifica delle funzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU; nuove norme per governare l'uso della forza da parte degli Stati membri e su autorizzazione del Consiglio di sicurezza; una nuova regolamentazione (responsibility to protect), che legalizzasse l'intervento umanitario; un nuovo impegno nella costruzione della pace, nella mediazione dei conflitti, nel controterrorismo, nella lotta alla povertà e alle malattie; il miglioramento della capacità decisionale degli organi delle Nazioni Unite. Benché vi siano stati vari rapporti - su questi temi - rassegnati dal Segretario generale agli Stati membri, non tutti hanno avuto un seguito operativo.

Il 10 dicembre 2001, Annan e le Nazioni Unite ricevettero il Premio Nobel per la pace per il loro lavoro "per un mondo meglio organizzato e con più pace" ("for their work for a better organized and more peaceful world"). Nel 2003 Annan diffidò gli Stati Uniti e il Regno Unito dall'invadere l'Iraq senza l'appoggio dell'ONU. Nel dicembre 2004, il senatore repubblicano statunitense Norm Coleman chiese le dimissioni di Annan dopo il coinvolgimento di suo figlio in un caso di pagamenti illegali, nell'ambito del programma Oil-for-food.

Il 9 ottobre 2006 il Consiglio di Sicurezza ONU designa come suo successore il sudcoreano Ban Ki-moon. Quasi per acclamazione, il 13 ottobre l'assemblea approva la nomina di quest'ultimo. Il 24 febbraio 2012 è stato nominato inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega araba in Siria a seguito delle rivolte scoppiate nel Paese. Tuttavia, constatate le eccessive divisioni all'interno dell'ONU circa l'atteggiamento da tenere verso il governo siriano, il 2 agosto 2012 ha rinunciato all'incarico. Muore il 18 agosto 2018 a Berna.

 

 

 

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