Oggi 12 settembre la Chiesa festeggia il Santissimo Nome di Maria
1683 – Con la vittoria nella battaglia di Vienna l’esercito della Lega Santa pone fine all’assedio ottomano di Vienna.
1827 – Nasce il quotidiano cileno El Mercurio a Valparaíso
1846 – Elizabeth Barrett fugge con Robert Browning
1848 – La Svizzera accetta ufficialmente la prima Costituzione federale.
1890 – Fondazione di Salisbury (oggi Harare), in Rhodesia (oggi Zimbabwe)
1919 – Impresa di Fiume: Gabriele d’Annunzio a capo di 2500 legionari al motto di “O Fiume o morte” occupa la città di Fiume.
1920 – Si chiudono ad Anversa i Giochi della VII Olimpiade.
1933 – Leó Szilárd, mentre aspetta ad un semaforo rosso di Southampton Row, a Bloomsbury (Londra), concepisce l’idea di reazione nucleare a catena
1938 – Adolf Hitler richiede l’autonomia per i tedeschi dei Sudeti, una regione della Cecoslovacchia.
1940 – Pitture rupestri sono scoperte nelle grotte di Lascaux, in Francia.
1942 – Affonda il transatlantico Laconia
1943 – Benito Mussolini viene liberato dalla sua prigione a Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia, da un commando tedesco guidato dal maggiore dei paracadutisti Harald-Otto Mors e dal capitano delle SS, Otto Skorzeny.
1944 – Le SS compiono l’eccidio della caserma Mignone.
1953 – John Kennedy sposa Jackie Bouvier.
1974 – L’imperatore etiope Hailé Selassié è deposto.
1979 – Il 12 Settembre Pietro Mennea fissa, alle Universiadi del Messico, il record mondiale sui 200 che durò per ben 17 anni con il tempo di 19″72
1980 – Colpo di stato militare in Turchia
1981 – inaugurazione ufficiale del Memorial JK, il mausoleo dov’è sepolto il presidente brasiliano Juscelino Kubitschek e progettato da Oscar Niemeyer
1990 – Viene firmato il trattato sullo stato finale della Germania tra la Repubblica Federale di Germania (RFT), la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), e le Quattro Potenze che occuparono la Germania alla fine della seconda guerra mondiale. Con esso, iniziò il processo che portò alla riunificazione tedesca
1992 – Mae Carol Jemison diventa la prima donna afro-americana ad andare nello spazio.
L’esploratore Ambrogio Fogar è vittima di un incidente durante una spedizione: rimarrà paralizzato
2001 – In risposta agli attentati dell’11 settembre 2001 contro gli USA, la NATO invoca, per la prima volta nella sua storia, l’articolo V del suo statuto che stabilisce che ogni attacco a uno stato membro è da considerarsi un attacco all’intera alleanza.
2005 – viene inaugurato il parco a tema Hong Kong Disneyland dalla ditta Disney.
2006 – Papa Benedetto XVI tiene la lezione di Ratisbona che provoca violente reazioni da parte islamica.
Nati
Elisabetta Canalis (1978)
Gino Capponi (1792)
Francesco I di Valois (1494)
Henry Hudson (1570)
Mahmood (1992)
Milo Manara (1945)
Jesse Owens (1913)
Barry White (1944)
Paola Turci (1964)
Sergio Parisse (1983)
Morti
Johnny Clash (2003)
Eugenio Montale (1981)
David Foster Wallace (2008)
Oggi parleremo di Ambrogio Fogar.
Ambrogio Antonio Fogar, conosciuto solo come Ambrogio Fogar (Milano, 13 agosto 1941 – Milano, 24 agosto 2005), è stato un navigatore, esploratore, scrittore e conduttore televisivo italiano.
Ancora giovanissimo si dedica all'avventura. A neanche 18 anni aveva già attraversato per ben due volte le Alpi con gli sci. Tra le competizioni sciistiche più importanti a cui ha preso parte figurano la Marcialonga in Italia e la Vasaloppet in Svezia.
Poco più che maggiorenne inizia a praticare il paracadutismo e si dedica in seguito al volo acrobatico; in questo periodo, inoltre, ha frequentato scienze politiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC) di Milano. Durante il suo 56° lancio un inconveniente tecnico mette a rischio la sua vita: il paracadute non si apre; fortunatamente si salva. Ambrogio Fogar prende il brevetto di pilota per piccoli aerei acrobatici; in questo periodo ha lavorato anche alla Scala di Milano.
Dopo l'aria passa all'esperienza sul mare: tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70 partecipa a varie regate nel Mediterraneo. Nel 1972 attraversa l'Atlantico del nord in solitaria e per quasi tutto il viaggio senza l'uso del timone a causa di un'avaria. La transatlantica in solitario, la OSTAR 1972, lo porterà ad essere uno dei primi due italiani ad aver compiuto questa impresa. Nel 1973 partecipa alla regata Cape2Rio Città del Capo-Rio de Janeiro.
Nel 1973 pubblica per la Bietti Il mio Atlantico; con il libro si aggiudica il premio CONI per la letteratura e l'anno successivo il Premio Bancarella Sport.
Dal 1º novembre 1973 al 7 dicembre 1974, per un totale di 402 giorni, esegue la circumnavigazione del globo in solitaria da est verso ovest, cioè in direzione opposta rispetto alle correnti, con uno sloop, un tipo di barca a vela, chiamato "Surprise". Questo giro del mondo nella direzione opposta ai venti e alle correnti predominanti, iniziato ed anche terminato a Castiglione della Pescaia nelle acque della Toscana, lo fa di fatto entrare come primo italiano nell'olimpo dei suoi predecessori, quali lo statunitense Joshua Slocum, il britannico Sir Francis Chichester e l'inglese Chay Blyth.
Nel 1974 viene premiato, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), con la Medaglia d'oro al valore atletico per meriti eccezionali in base all'articolo 2 del regolamento della circumnavigazione in solitario in barca a vela. Il 13 gennaio 1975 è stato nominato Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nello stesso anno con il "Surprise" affianca lo yacht del Presidente dell'Egitto Sadat durante la riapertura del Canale di Suez. Inoltre, nel 1975, pubblica per la Rizzoli il best seller 400 giorni intorno al mondo. Sempre nello stesso anno, il 17 novembre, nasce a Tradate la sua primogenita Francesca, avuta da Maria Teresa Panizzoli.
Nel 1976 è la volta di un'altra transatlantica in solitario, Ambrogio Fogar affronta la OSTAR 1976. Pubblica il libro Messaggi in bottiglia. Da un catamarano in mezzo all'Atlantico - O.S.T.A.R. '76 edito Landoni.
L'anno successivo decide di esplorare il Triangolo delle Bermude e lo fa insieme a Enzo Maiorca e Uri Geller[13]. Nello stesso anno, inoltre, pubblica L'ultima leggenda, libro edito Rizzoli.
Sempre nel 1977 si prepara per una nuova impresa a bordo del "Surprise", però, il 19 gennaio 1978, al largo delle isole Falkland nel Sud dell'Oceano Atlantico, la sua imbarcazione viene colpita da un branco di orche o balene e affonda in poco tempo. Con lui c'è il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. I due, che riescono a portare con loro sulla zattera autogonfiabile di salvataggio solo un po' di zucchero e un pezzo di pancetta e a uccidere a colpi di remi due cormorani nelle settimane successive, sopravviveranno in mare bevendo acqua piovana e nutrendosi di una specie di telline che si attaccava al fondo della zattera. Il 2 aprile, dopo 74 giorni alla deriva, vengono finalmente individuati e soccorsi dal mercantile greco Master Stefanos al comando di Johannis Kukunaris. In gravissime condizioni, i due hanno perso circa 40 chilogrammi ciascuno, e due giorni dopo Mauro Mancini muore di polmonite. Solo Ambrogio Fogar riesce a sopravvivere.
Nel 1978 pubblica La zattera, libro edito Rizzoli, e Il giro del mondo del Surprise, edito Epipress-Famiglia cristiana; nello stesso anno riceve il Premio Barendson. Nel 1979 vince il Premio Bancarella Sport con il libro La zattera edito Rizzoli; nello stesso anno viene pubblicato il vinile Ambrogio Fogar - Chi è la mamma del Sole? per la Lotus. Riceve la medaglia d'oro al valore marinaro.
Trascorre due mesi in Alaska per imparare a guidare i cani da slitta; poi si sposta sull'Himalaya e in Groenlandia, inoltre, in Italia, trascorre una settimana in un crepaccio sull'Adamello; tutto questo per prepararsi per la sua prossima impresa. Infatti, nel 1983 in compagnia del fido Armaduk, il suo cane di razza siberian husky, conquista a piedi il Polo nord, l'impresa è durata 51 giorni. Negli anni '80 inoltre, Armaduk, viene contrattato da un'azienda che produce alimenti per animali e oltre ad avere il suo nome e la sua immagine sulle confezioni, intraprende anche dei tour promozionali. Armaduk morirà il 24 febbraio 1993 di vecchiaia, all'età di 17 anni.
Negli anni '80 Ambrogio Fogar è il direttore della collana Dentro l'avventura pubblicata per Rizzoli Junior. Gli anni '80 fanno da sfondo a due importanti momenti sentimentali: avviene la rottura con Maria Teresa Panizzoli; e, nello stesso decennio, inizia una relazione con la donna che sarà la sua ultima compagna, l'ungherese Katalin Szijarto.
Nel 1983 pubblica Sulle tracce di Marco Polo, libro edito Mondadori, e Verso il Polo con Armaduk, edito Rizzoli. È il protagonista di Poli Mirabilia - La marcia sul pack e altre meraviglie, radio-documentario presentato al Prix Italia nel 1983 e trasmesso da Rai Radio 1 nel 1984.
Diventa conduttore televisivo e abile divulgatore, mettendo a frutto le proprie capacità di esploratore, con il fortunato programma d'avventura Jonathan - Dimensione avventura da lui creato e trasmesso su Canale 5 dal 1984 al 1986 e successivamente su Italia 1 dal 1986 al 1991. Per realizzare il programma Ambrogio Fogar ha girato il mondo con la sua troupe, realizzando immagini di rara bellezza e spesso in condizioni di estremo pericolo. Parallelamente e, trasmesso sulle stesse reti per gli stessi anni, Ambrogio Fogar conduce anche Antologia di Jonathan. Nel 1985 con Jonathan - Dimensione avventura vince il Telegatto.
Nel frattempo tra il 1987 e il 1988 co-conduce Parliamone, il talk di Buongiorno Italia, su Canale 5. Tra il 1989 e il 1991 conduce Campo base - Il mondo dell'avventura e Speciale campo base, programmi andati in onda per la televisione slovena su TV Koper-Capodistria e per la televisione italiana su Canale 5 e dal 1990 anche su TELE+2.
Pubblica sulle pagine del Corriere dei ragazzi la storia delle sue imprese e diventa anche direttore della rivista "Molto interessante", edita dalla Peruzzo. Dopo il mare è la volta del deserto e Ambrogio Fogar partecipa a tre edizioni del Rally Dakar (in quegli anni noto con il nome Parigi-Dakar) e a tre edizione del Rally dei Faraoni. Durante la sua vita, ha praticato vari sport tra cui anche la corsa, in particolare ha disputato delle maratone e ha corso anche distanze superiori ai 42 km, quali quelle sui 100 km. Nel 1990 riceve il Premio Panathlon International.
Il 31 luglio 1991 nasce a Milano la sua secondogenita Rachele, avuta dall'ungherese Katalin Szijarto. Di professione modella, ha ereditato dal padre la passione per le sfide e gli sport estremi, ha inoltre anche il brevetto di paracadutismo e alcune patenti tra cui quella nautica. Partecipa anche a vari reality, come per esempio Pechino Express 7 - Avventura in Africa o Calzedonia Ocean Girls, ad alcuni dei quali ha partecipato insieme all'amica e collega Linda Morselli.
Il 12 settembre 1992 Ambrogio Fogar è vittima di un gravissimo incidente in Turkmenistan, durante l'ottava tappa del raid Pechino-Parigi nel quale compone un equipaggio con Giacomo Vismara. Il fuoristrada si ribalta, il suo compagno esce miracolosamente illeso, ma Fogar subisce la frattura della seconda vertebra cervicale e rimane quasi completamente paralizzato. Questa disgrazia non riesce però a domare il suo spirito d'avventura: nel 1997, su una sedia a rotelle basculante, partecipa al giro d'Italia in barca a vela. Non smettendo mai di lottare e non arrendendosi alla malattia dice: «Io resisto perché spero un giorno di riprendere a camminare, di alzarmi da questo letto con le mie gambe e di guardare il cielo…». Sempre nel 1997 pubblica il libro Solo. La forza di vivere edito Mondadori. L'anno successivo è protagonista del documentario-fiction Ambrogio Fogar - Il viaggio trasmesso da Italia 1.
In questo periodo è testimonial per la campagna di raccolta fondi dell'associazione miolesi e per la crociata di Greenpeace contro la caccia alle balene. Collabora, inoltre, con La Gazzetta dello Sport e "No Limits World". Negli anni le sue avventure sono state raccontate anche tramite fumetto. Inoltre Ambrogio Fogar è stato spesso testimonial pubblicitario; con la Bayer, oltre ad essere il testimonial, nella pubblicità vi erano brevi racconti in cui narra sue esperienze di vita che si traducono in insegnamenti.
Nel 2001 viene insignito del Premio Cantello e l'anno successivo della cittadinanza onoraria di Cantello.
Nel 2005 pubblica Contro vento. La mia avventura più grande, libro edito Rizzoli che riscuote molto successo, ha ben tre edizioni in tre mesi. L'anno successivo viene pubblicato il suo ultimo libro Quando c'era Superman. L'ultima avventura di una vita controvento, edito Piemme.
Muore il 24 agosto 2005 per infarto cardiaco. Cremato, le sue ceneri vengono tumulate nella cripta del Famedio del cimitero monumentale di Milano. Tra le molte persone illustri che hanno manifestato il loro cordoglio anche il Presidente della Repubblica Italiana. Successivamente viene insignito con l'Ambrogino d'oro - Medaglia d'oro alla memoria e, nel decennale della morte, con la medaglia d'oro alla memoria.
La sua vita fu al centro di diverse polemiche. Nella prima metà degli anni settanta venne accusato di plagio. Fogar scrisse un libro dopo il suo viaggio attorno al mondo da est a ovest, intitolato 400 giorni intorno al mondo e divenne anche un best seller, tuttavia un lettore si accorse che sei pagine di quel libro erano copiate da un altro libro del navigatore britannico John Guzzwell.
Nel 1978 ci furono le critiche legate al naufragio con l'amico Mauro Mancini, quando venne accusato di incoscienza e sventatezza per la morte del compagno, avvenuta due giorni dopo il salvataggio.
Altre critiche Fogar le ricevette in occasione della spedizione al polo nord con una slitta e accompagnato solo dal cane Armaduk. Come ammise successivamente lui stesso, per passare alcuni tratti pericolosi della banchisa Fogar si servì di un piccolo aeroplano.
Ambrogio Fogar è stato insignito con varie onorificenze e ha ricevuto vari riconoscimenti. È stato nominato Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto la Medaglia d'oro al valore atletico per meriti eccezionali, ha ricevuto la medaglia d'oro al valore marinaro e la medaglia d'oro alla memoria. Negli anni ha anche ricevuto dei riconoscimenti televisivi come il Telegatto e dei riconoscimenti letterari come il Premio Bancarella Sporto il premio CONI per la letteratura. È stato insignito con l'Ambrogino d'oro - Medaglia d'oro alla memoria per tutte le imprese memorabili della sua vita. È stato insignito, inoltre, della cittadinanza onoraria di Cantello. Ambrogio Fogar ha ricevuto anche altri premi, ricordiamo il premio Panathlon International, il Premio Barendson e il Premio Cantello.
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