Torna a esporre a Campobasso Mario Serra che accende una luce sul lato astratto della sua produzione artistica in una mostra molto particolare, perché particolare è anche la location: la tecoteca e negozio di dischi Bootleg in via IV novembre.
Il poliedrico artista con natali in Irpinia ma campobassano a tutti gli effetti è reduce da alcune importanti mostre che ha portato alla Permanente di Milano in via Turati, al Museo Colonna di Pescara e al Museo Michetti di Francavilla al Mare, l’anno scorso aveva invece esposto al Maschio Angioino di Napoli.
La curiosità della mostra che sarà aperta da Bottega dal 6 novembre al 6 dicembre è che, a parte una volta verso la fine degli anni Settanta, proprio gli anni in cui realizzò le opere in visione, Serra non ha mai esposto questi lavori che seguono i percorsi segnati dall’astrazione di quel periodo ovvero la concettuale e l’informale.
Si tratta di una sessantina di bozzetti di piccole dimensioni che rivelano le pitture astratte dell’artista, datate 1978/79.
L’inaugurazione di ‘Astrazione’ è prevista per sabato 6 novembre alle 17.30. Con l’artista sarà presente l’attore Lino D’Ambrosio cui sarà affidato il reading dei testi di Mario Serra, tratti dalla pièce ‘Occhio di Maiale’. Serra è infatti un prolifico sceneggiatore e musicista che ha prodotto ricercate composizioni che esaltano la meditazione e il contesto socio-ambientale. La sua arte, sapientemente incastrata negli spazi di Bootleg, accentuerà il potere dei cinque sensi, tra un buon tè, i suoi profumi e il suono inimitabile di un vecchio vinile da maneggiare con cura e posare sul piatto di un impianto di grande qualità.
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