Termoli. Roberti annulla la delibera sul project financing del cimitero, Stumpo: «Si necessità individuare un sito per un secondo cimitero» - Molise Web giornale online molisano
Lunedì - 25 Settembre 2023

Termoli. Roberti annulla la delibera sul project financing del cimitero, Stumpo: «Si necessità individuare un sito per un secondo cimitero»

Termoli. Per Marcella Stumpo, capogruppo della Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune in consiglio Comunale a Termoli, dopo quelle per la sanità pubblica, anche per il cimitero in finanza di progetto suonano campane a morto, revocata la scorsa settimana.

«Il 21 luglio, con la delibera n. 183, pubblicata il 26 luglio, la Giunta comunale di Termoli, presieduta dal Sindaco Roberti, ha revocato la delibera n. 306 dell’11 dicembre 2017, con cui la precedente Giunta Sbrocca aveva dichiarato la fattibilità ed il pubblico interesse della proposta di completamento ed ampliamento in finanza di progetto del cimitero. La proposta, che prevedeva l’affidamento per 15 anni della gestione, era stata avanzata dall’ATI costituita da Cosvim Soc. Coop. srl (mandataria) e da Emel Italia srl (mandante), per l’importo totale è di 14.498.680 euro.

Detto terra terra, il 21 luglio 2022 la finanza di progetto relativa al cimitero è stata annullata.

A fine gennaio 2022 l’esponente del PD Orlando aveva accusato il Sindaco Roberti di immobilismo per non avere ancora firmato il contratto relativo alla finanza di progetto del cimitero; quest’ultimo ha replicato che ne sarebbe derivato un notevole incremento del costo delle sepolture, a danno dei cittadini. A seguito di ciò, il 30 gennaio 2022 abbiamo emanato un comunicato stampa in cui, commentando la vicenda, abbiamo scritto: «Se l’amministrazione in carica dovesse rivedere la sua posizione e convincersi che firmando la finanza di progetto arrecherebbe un grave danno ai cittadini e ridurrebbe il servizio estremo ad un ricco business, allora la elogeremmo per avere avuto la capacità di fermarsi, anche se ad un passo dal disastro.» Lo abbiamo scritto e ben volentieri rispettiamo l’impegno, elogiando pubblicamente la decisione assunta dalla Giunta Roberti con la delibera 183/2022. Meglio tardi che mai.

Contro il cimitero in finanza di progetto ci siamo battuti da subito, denunciando l’aggravio dei costi per i cittadini, l’insufficienza del progetto a risolvere a lungo termine la carenza delle sepolture ed anche la sua bruttezza, che nell’ampliamento prevede un ammasso di cemento senza un albero. Il 21 ottobre 2020 la nostra consigliera, Marcella Stumpo, ha presentato una mozione in cui abbiamo chiesto: 1°) di revocare in autotutela la delibera 306/2017 della Giunta Sbrocca, che ha avviato la finanza di progetto; 2°) di appaltare urgentemente la costruzione di almeno 900 loculi all’interno dell’attuale cinta cimiteriale; 3°) di individuare un’area per la costruzione di un secondo cimitero; 4°) di prevedere la realizzazione nel nuovo cimitero di un impianto di cremazione. Questa mozione è stata ammessa in Consiglio comunale solo il 26 marzo 2021 ed ha raccolto i voti favorevoli della nostra consigliera e dei consiglieri del M5S; gli altri – sia la maggioranza nuova (Roberti) che la vecchia (Sbrocca) – hanno votato contro.

Il 30 novembre 2021 la nostra consigliera comunale ha inviato un esposto alla Corte dei conti ed all’ANAC, segnalando tre criticità della finanza di progetto: 1°) il costo iva inclusa del loculo è fissato in 3.850 euro (57% in più rispetto al costo attuale), con indicizzazione annua, mentre il costo di costruzione dei 456 loculi realizzati dal Comune in economia negli ultimi quattro anni è stato di 1.158 euro l’uno, iva inclusa; 2°) dopo l’aggiudicazione della gara per il cimitero sono stati realizzati 456 loculi, ma il “valore” della finanza di progetto non è calato di un centesimo; 3°) al promotore/concessionario si è attribuito il diritto di incassare il prezzo nuovo per la riassegnazione dei “vecchi” loculi (non realizzati dall’impresa) venuti a scadenza.

La delibera di Giunta 183/2022 argomenta che: nel tempo sono cambiate le condizioni tecniche del progetto, che «è stato svuotato di contenuto»; la progettazione e realizzazione degli spazi cimiteriali deve tenere conto del fatto che per circa un terzo delle salme viene richiesta la cremazione; «le tariffe indicate dal promotore nel progetto di finanza prevedono un considerevole incremento dei costi in assenza di una preventiva determinazione delle tariffe da parte della Giunta comunale sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio comunale»; «la revoca dell’interesse pubblico e della fattibilità del progetto di finanza in questione è volta a garantire un notevole risparmio di spesa da parte degli utenti e della stessa Amministrazione.»

Ci auguriamo che il ripensamento della Giunta Roberti, pur molto tardivo, si estenda anche alle altre proposte avanzate nella nostra mozione, cioè alla necessità di individuare un sito per un secondo cimitero, che risolva a lungo termine la deficienza delle sepolture, prevedendo anche l’installazione di un impianto di cremazione.

Ancor più ci auguriamo che ci si renda conto al più presto che il ricorso alla finanza di progetto, che per definizione deve garantire il profitto del privato, confligge quasi sempre con l’interesse collettivo e la tutela dei beni comuni; e soprattutto che si prenda atto dell’intrinseca immoralità del voler concedere la possibilità di lucrare sulle sepolture. In ogni caso contrarre mutui, ove necessario e sostenibile per pubblico interesse, non è un delitto di lesa maestà, ma segno di lungimiranza e di consapevolezza del valore del proprio ruolo pubblico, tanto più che il Comune di Termoli ha un indebitamento finanziario di 11,4 milioni, relativamente modesto di fronte ad entrate finali annuali stabilmente superiori a 40 milioni».

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