«In un momento così buio per la nostra Terra, con un calo importante dei residenti, un calo del PIL certificato, agricoltura abbandonata, viabilità fatiscente, sanità ridotta al lumicino, è giusto metterci la faccia.
È ora di dimostrare che possiamo avere, a differenza del recente passato, un compatto gruppo di rappresentanti a Roma in grado di portare le necessità del territorio Molisano, le proposte comuni del nostro popolo. Tutti Noi , nessuno escluso, è figlio di questa Terra. A differenza del Centro dx, a nessuno è stato permesso di trattarci come poveri provinciali oranti con il cappello in mano.
Ma questo perché? Il motivo risiede nel fatto che in primis non lo avremmo mai permesso, poi perché nessuno di Noi è od è stato direttamente o indirettamente complice o peggio Assessore dell’inguardabile giunta Toma. Chi vi parla ha le mani pulite e la schiena dritta. Sono stato Primario Chirurgo ed ho lavorato per 35 anni nella Sanità Pubblica sforzandomi di dare il mio meglio per prendermi cura di chi in quel momento ne aveva bisogno. Rispondo allora che mi candido al Senato della Repubblica per rappresentare il Molise al meglio e con le mie capacità, le quali con il potere ispettivo concessomi grazie al vostro sostegno (ahimè mai utilizzato fin'ora concretamente da chi mi precede) cercherò di incidere un cambiamento che vada verso un interesse collettivo ed un miglioramento degli standards a partire dal diritto ad avere cure essenziali garantite nel proprio territorio e quindi di cercare di far uscire dall'attuale stagnazione il servizio sanitario regionale e tutto ciò che ne consegue».
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