“Il Passato non passa. La Memoria è sempre”. L'evento dedicato al Giorno della Memoria - Molise Web giornale online molisano
Domenica - 26 Marzo 2023

“Il Passato non passa. La Memoria è sempre”. L'evento dedicato al Giorno della Memoria

Di Simone d’Ilio

Questa mattina, per celebrare il Giorno della Memoria, presso l’Aula Magna dell’Unimol è andato in scena l’evento “Il Passato non passa. La Memoria è sempre”. Questo importante avvenimento è stato organizzato dalla Prefettura con la collaborazione dell’Università degli studi del Molise, l’Ufficio Scolastico Regionale e con il Conservatorio di Musica “Luigi Perosi”. Presenti, per conto di queste importanti istituzioni, c’erano come moderatrice la giornalista Pina Petta, il Prefetto di Campobasso Michela Lattarulo, il capo dell’Ufficio Scolastico Regionale Anna Paola Sabatini, il direttore del Conservatorio Vittorio Magrini e come rappresentante dell’Università il Professore di Storia delle Relazioni Internazionali Matteo Luigi Napolitano.  

Ciò che ha caratterizzato questo importante incontro è stata la dinamicità della narrazione a 360 gradi di quello che vuole significare il Giorno della Memoria. Gli allievi del conservatorio si sono esibiti rievocando le musiche più emozionali per onorare questo giorno e il Professor Napolitano nella sua lectio ha dato un'importante spiegazione e analisi della Shoah non solo da un prezioso punto di vista storico ma soprattutto da una prospettiva sociale, facendo notare ai numerosi presenti in aula che il tema dell’odio antisemitico è un concetto ancora tristemente attuale. Ha sottolineato, inoltre, che il carabiniere molisano Osman Carugno è stato "Giusto fra le nazioni" (originario di Capracotta). Carugno insieme al suo amico Enzo Giorgetti (primo italiano dichiarato Giusto fra le nazioni) a Bellaria nascosero per più di un anno 38 ebrei, salvandoli dalla persecuzione nazista.

Per Moliseweb, Napolitano ha dichiarato:

“Le nuove generazioni devono lottare insieme a noi rinvigorendoci. Abbiamo la stessa speranza che con lo studio e la partecipazione a questi eventi si faccia molto. Le scuole, le università e le istituzioni sono insieme una sinergia che deve portarci a far si che la memoria resti perenne: la memoria uguale memoriale. Dai giovani dipende la sopravvivenza della memoria”.