Elezioni regionali, Iorio: "La Politica faccia chiarezza, Toma non gradito" - Molise Web giornale online molisano
Giovedì - 01 Giugno 2023

Elezioni regionali, Iorio: "La Politica faccia chiarezza, Toma non gradito"

Regna ormai la confusione totale nel centrodestra, si fa sempre più difficile, per il tavolo, trovare quella tranquillità che possa unire costruire una coalizione forte che sia in grado di fare una scelta più condivisibile possibile sulla figura del candidato Prendeste alle prossime elezioni regionali del 25-26 giugno. Oggi parla Michele Iorio (FdI), l'ex Presidente tuona con un "Il centrodestra faccia chiarezza!". Sembrerebbe che nella giornata di ieri si siano riunite le segreterie nazionali, proprio per parlare delle regionali molisane; dalla riunione sarebbe uscita la linea che, in caso non si trovasse una sintesi nel tavolo, la scelta del candidato presidente cadrebbe sul partito di Belusconi. 
 
Michele Iorio, sulla sua pagina Facebook, fa sapere di non essere d’accordo con il criterio scelto per l'individuazione del candidato presidente: «Trovo insulso il toto-presidente che dura da tre mesi. Decidere chi dovrà guidare il Molise in base alla casella del partito di appartenenza è un metodo barbaro. La Politica dovrebbe decidere guardando a chi interpreta i programmi mantenendo sempre un equilibrio fra le forze della coalizione».
 
Michele Iorio è pronto a dare il suo contributo alla coalizione di centrodestra con una sua lista, facendo intendere di 'pretendere' il ruolo di candidato presidente; in dubbio la sua ricandidatura da semplice consigliere regionale. In un'intervista fatta da primopianomolise.it, Michele Iorio risponde alla domanda "Se non sarà lei il candidato presidente cosa farà?"
«Non smetterò di fare politica. Sto portando avanti un’attività di stimolo per la costruzione di una lista, “Iorio per il Molise”, che all’interno del centrodestra darà il supporto necessario e probabilmente indispensabile in questa fase politica. Per quanto riguarda la candidatura, in base alle adesioni e alle risposte che raccoglieremo, con attenzione anche ai civici e all’area di centro, decideremo cosa fare per il futuro. Cioè se mi devo ancora candidare o no. Ma le scelte che ho enunciato sono precise e discriminanti per alcuni politici, per quelli che si sono impegnati a distruggere l’autostrada e per quelli che, come ha fatto il presidente Toma, non si sono impegnati a recuperarla, utilizzando lo stesso linguaggio di Frattura, la quattro corsie… Non saranno sicuramente graditi come compagni di viaggio».

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