Dopo l’incontro a Castelpetroso organizzato dall’UECI (Unione esperantista cattolici italiani), il 2 giugno, al quale hanno partecipato alcuni esperantisti del Lazio e del Molise, sono state formulate delle proposte che dovrebbero vedere coinvolti esperantisti e simpatizzanti, per la diffusione della lingua, della cultura e dell’idea esperantista che si basano sulla comunicazione alternativa facilitata e la cooperazione tra i popoli.
Dopo la fase prettamente religiosa nelle lingue esperanto ed italiana è stato realizzato un dibattito sull’importanza della valorizzazione delle culture e delle lingue minoritarie.
Grazie ai moderni mezzi tecnologici è possibile formarsi in esperanto in moltecipli modi e per persone di tutte le età. La rete offre numerosi percorsi. L’esperanto essendo una lingua neutrale e che non appartiene a nessun popolo è senza frontiere, quindi la sua civiltà e tradizione abbraccia tutte le culture. La parte conclusiva è stata dedicata all’incontro con persone italiane straniere presenti a Castelpetroso incuriosite dalla bandiera esperantista,
A breve partiranno degli incontri presso la sede ANSI di Campobasso (Associazione Nazionale Scuola Italiana), per informare circa le numerose opportunità formative tra le quali la lingua e la cultura esperantista.
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