«L’asparago selvatico più alto, da guinness, raccolto in Molise, in poche ore, ha fatto il giro dei media nazionali e persino esteri. Le elezioni regionali che decideranno il futuro della comunità molisana non solo non scaldano i cittadini ma sono del tutto ignorate a conferma che nel panorama nazionale il Molise vale un asparago». Così il presidente dell’Associazione Cultura e Solidarietà Aldo Di Giacomo che aggiunge «la marginalità della regione è ormai passata come ordinarietà perché in tutti questi anni la classe dirigente e politica non è stata capace una sola volta di ottenere un minimo di attenzione nazionale. Non è riuscita a costruire quella necessaria cooperazione con le altre regioni del Sud, unica strada possibile a far pesare le problematiche molisane. Così – continua – accade che scivola addosso passando per inevitabile la notizia che la normativa sul dimensionamento scolastico che si applicherà dall’a.s. 2024/2025 porterà nella nostra regione in 3 anni al taglio di ben nove scuole sulle 52 attuali (il 15,38%, una delle percentuali di taglio più alte d’Italia). Una notizia invece che dovrebbe far tremare i polsi perché se non ci saranno più scuole per i nostri figli la fuga dai piccoli paesi diventerà una scelta obbligata. Anche questo – dice ancora Di Giacomo – dimostra che quel poco di dibattito politico in corso è surreale perché non tocca direttamente la vita dei cittadini ai quali non resta che andare alla ricerca di asparagi».
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