«La legge nazionale rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la Giunta regionale molisana con l’aggiunta di due nuovi assessori» — dichiara Giovanni Muccio, Responsabile della Sicurezza della Lega Molise.
«Si tratta di una scelta che, se ben declinata, può rendere il governo regionale più efficiente, più equilibrato e più rappresentativo, nel pieno rispetto dei principi costituzionali».
“Una Giunta più equilibrata e più funzionale”
Muccio spiega che l’ampliamento della Giunta «potrà favorire una distribuzione più equilibrata delle deleghe, evitando che pochi assessori siano gravati da carichi eccessivi».
Inoltre, aggiunge, «una struttura più specialistica e funzionale consentirà di affrontare meglio le sfide amministrative, garantendo allo stesso tempo l’obbligo della presenza di almeno una donna in Giunta, come segno concreto di parità di genere».
“Serve la surroga automatica per garantire rappresentanza e continuità”
Il Responsabile della Sicurezza della Lega Molise riconosce che «l’incremento del numero degli assessori può suscitare qualche preoccupazione sul funzionamento delle Commissioni consiliari», ma propone una soluzione chiara:
«Per evitare sovrapposizioni di ruoli tra assessori e consiglieri, e scongiurare conflitti di competenza, proponiamo che l’ampliamento sia vincolato all’adozione del meccanismo della surroga automatica».
Muccio ricorda che tale sistema «è già previsto dalla Legge regionale 5 dicembre 2017, n. 20, approvata dal Consiglio regionale con il Governo di Centrosinistra» e «garantisce che, in caso di nomina di un assessore, il seggio vacante sia occupato dal primo dei non eletti della stessa lista».
«È una misura non solo tecnica ma politica e democratica», sottolinea, «perché valorizza la volontà degli elettori e assicura la piena rappresentanza dei cittadini».
“Un meccanismo già applicato nei Comuni”
Muccio ricorda inoltre che la surroga «è già applicata con successo nei Consigli comunali di Campobasso e Isernia, dove viene attuata senza alcuna obiezione».
«È paradossale — osserva — che lo stesso meccanismo, riconosciuto come strumento di buon senso e correttezza istituzionale a livello comunale, venga messo in discussione proprio a livello regionale, dove invece rappresenterebbe un presidio ancora più importante per l’equilibrio tra governo e rappresentanza».
“Il Molise deve superare il provincialismo”
Il dirigente leghista richiama poi una riflessione più ampia: «Il Molise deve uscire da un certo provincialismo che ne limita la visibilità e lo sviluppo. Non basta l’orgoglio locale: serve una visione ampia, che parli di opportunità, di infrastrutture, di coesione e di crescita».
«Dobbiamo pensare non solo ai grandi centri, ma a ogni borgo, a ogni comunità e frazione della nostra regione», aggiunge Muccio.
“I costi non sono il problema, conta la qualità dei servizi”
Sul tema dei costi, Muccio è netto: «Sappiamo che ci saranno critiche, ma la politica comporta oneri. Il vero metro di giudizio dev’essere il miglioramento tangibile della vita delle persone».
«Quando le istituzioni funzionano meglio — afferma — i servizi sono più vicini, gli anziani meglio tutelati, le famiglie dei piccoli centri meno dimenticate. È questo il vero valore dell’efficienza amministrativa».
“Un appello al Consiglio regionale: rafforzare la rappresentanza”
Muccio conclude con un appello: «Invitiamo il Consiglio regionale del Molise a far propria questa visione, trasformandola in una legge che non indebolisca ma rafforzi il ruolo del Consiglio».
«Serve una riforma capace di coniugare governo, rappresentanza e controllo democratico, con uno sguardo sociale che abbracci l’intera comunità molisana», conclude il responsabile della Sicurezza della Lega Molise.
Dipartimento Sicurezza e Immigrazione – Lega Molise
Giovanni Muccio, Responsabile della Sicurezza della Lega Molise
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