di Matteo Fallica
Questa mattina, presso la sala consiliare del Comune di Ripalimosani (CB), è stato ufficialmente siglato l’Accordo Territoriale che coinvolge 75 comuni della Provincia di Campobasso con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. L’accordo è frutto della collaborazione tra le Organizzazioni Sindacali dei Proprietari e degli Inquilini, ed è stato stipulato in attuazione della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e del Decreto Ministeriale 16 gennaio 2017, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
L’intesa rappresenta un importante passo avanti per il mercato immobiliare locale, offrendo ai cittadini un efficace strumento contrattuale che consente di accedere a significative agevolazioni fiscali e di ampliare l’offerta di tipologie contrattuali a canone calmierato.
L’accordo, fortemente voluto e sostenuto dal presidente F.I.M.A.A. Confcommercio Molise Dina d’Onofrio — che è anche consigliere nazionale di CONFAPPI (Confederazione Piccola Proprietà Immobiliare) — si aggiunge agli accordi già sottoscritti con i Comuni di Campobasso, Isernia e Termoli. A differenza delle precedenti intese, che suddividevano i territori in microzone, per i 75 comuni coinvolti è stata adottata un’unica microzona coincidente con l’intero territorio comunale, ritenuta omogenea per caratteristiche urbanistiche, ambientali, socio-economiche e infrastrutturali.
I vantaggi dell’Accordo territoriale
L’accordo, previsto dalla legge 431/1998, introduce la possibilità di stipulare contratti a canone concordato, ovvero a un canone ridotto rispetto ai valori di mercato, calcolato su fasce minime e massime definite nel documento ufficiale. Tra le principali agevolazioni fiscali sono previste:
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L’opzione facoltativa della cedolare secca ridotta al 10% (invece del 21% previsto per i contratti standard);
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Uno sconto sull’IMU per i proprietari che aderiranno ai canoni concordati.
Per poter usufruire di tali benefici fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che sarà necessario ottenere un’apposita attestazione dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo, a certificazione della conformità del contratto e del rispetto dei requisiti richiesti.
Le tipologie di contratto previste dalla Legge 431/1998
La normativa prevede differenti formule contrattuali:
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Canale libero: contratto a durata minima 4+4 anni, senza particolari limiti sul canone (primo binario);
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Canone concordato o calmierato (secondo binario): durata ridotta e canoni calmierati, con tipologie specifiche tra cui:
a) Contratti a canone concordato con durata minima di 3 anni, rinnovabili automaticamente di 2 anni;
b) Contratti transitori, per esigenze temporanee di una delle parti, con durata fino a 18 mesi;
c) Contratti per studenti universitari, con durata da 6 mesi fino a 3 anni.
L’Accordo per i 75 comuni della Provincia di Campobasso rappresenta dunque un importante strumento per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di abitazioni in affitto, tutelando sia proprietari sia inquilini e promuovendo un mercato immobiliare più equo e trasparente.
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