Linea Verde per due puntate in Molise tra Campane e Pasta: in onda sabato 25 maggio su Rai Uno - Molise Web giornale online molisano
Martedì - 03 Dicembre 2024

Linea Verde per due puntate in Molise tra Campane e Pasta: in onda sabato 25 maggio su Rai Uno

Linea Verde “Le strade d’Italia” nuovo branded content del Day Time Intrattenimento dedicato al racconto di territori, tradizioni accende un focus sul Molise raccontando il legame tra i prodotti e la terra d’origine. Due conduttori collaudati quali Tinto e Angela Rafanelli racconteranno in due puntate il Molise che vede la sua espressività nella tradizione artigianale quale la realizzazione della Campane a cura dell’Antica Fonderia Pontificia Marinelli di Agnone, e nella produzione industriale ma dal sapore artigianale della Pasta grazie al Pastificio de La Molisana con sede in Campobasso. Gli abitanti saranno i protagonisti anche grazie a ricordi e a passati vissuti in simbiosi con le tradizioni più vere. Vedremo all’opera i fonditori, artigiani e chef, tra i quali Nicola Vizzarri che onoreranno con le loro maestrie i telespettatori di Rai Uno a partire dalle ore 11,25 circa di sabato 25 maggio prossimo. La mancanza di programmazione e di investimenti da parte della politica non ferma l’impegno privato e delle emittenti nazionali che spesso e volentieri traggono dal Molise la migliore espressività per biodiversità e paesaggi incontaminati a rischio di depredazione selvaggia da parte di chi specula sul paesaggio e permette la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici in nome di una finta e irriverente transizione ecologica che ormai trae sempre più la sostanza di una scellerata transizione energetica.

Uno straordinario e esaustivo articolo su “21^ Secolo – Scienza e Tecnologia – La guerra dell’UE agli agricoltori europei”, a firma di Chicco Testa, il fondatore pentito di Legambiente e Giuseppe Zollino, accende lumi sulla deriva ideologica, finalmente criticata anche da una parte della sinistra, delle politiche europee su clima e energia anche in virtù del fallimento delle stesse che per il momento hanno prodotto l’unico risultato di perdita di competitività dell’industria europea, la creazione di mercati- auto elettriche e rinnovabili- per i produttori cinesi, l’aumento dei costi per imprese e famiglie. Conseguenza vuole che nel frattempo, il contributo delle emissioni europee al totale mondiale continua a scendere, solo perché crescono quelle degli altri. Il fotovoltaico a terra toglie terreno all’agricoltura e mina la biodiversità, soprattutto quella molisana, l’agrifotovoltaico è una sorta di pattuizione alla condivisione del male così l’eolico a mare. Giovanni Brussato, non a caso, spiega e commenta i recenti infortuni delle multinazionali del vento viste le proibitive tecnologie offshore. Tutto prevedibile e previsto ma che scelte politiche e lobbystiche continuano a garantire lauti incentivi per chi installa turbine nel Mediterraneo nonostante si taglino 800 posti di lavoro, e aziende come Orsted, si stia ritirando dai mercati eolici offshore in Norvegia, Spagna e Portogallo. L’eolico offshore sarà poco lontano dagli occhi ma molto vicino ai portafogli. Il costo dell’energia prodotta è esageratamente insostenibile. Navi per l’installazione dell’eolico in mare, le reti, la manutenzione hanno costi insopportabili che non coprono gli eventuali vantaggi ecologici, tra l’altro discutibili e sempre meno apprezzabili. Il Molise ha un dono, quello del paesaggio che unito all’eccezionale percentuale di biodiversità può guardare lontano. Lo faccia senza pensare alla politica che, nell’attendere riverenze e diktat romani compromettenti identità a fronte di qualche spicciolo di euro di sola facciata, sempre meno raggiunge il cuore dei cittadini e sempre meno fa battere cuori che inducono volontariamente il varcare la soglia della cabina elettorale. Ben venga Rai Uno e che evidenziando i molisani, dia segnali di impegno nel rispetto di quella “molisanità” che raggiunge gli italiani grazie alla forza di resilienza che consegue restanza.

di Maurizio VARRIANO   

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