Scuola, sciopero nazionale venerdì 2 dicembre - Molise Web giornale online molisano
Mercoledì - 06 Dicembre 2023

Scuola, sciopero nazionale venerdì 2 dicembre

Adl Varese, Cib Unicobas, Cobas Scuola Sardegna, Confederazione Cobas, Cub (con adesione Cub Sur), Sgb, Sicobas, Usb (con adesione Usb PI), USI-CIT (con adesione Usi Lel e Usi Educazione), Usi - Unione Sindacale Italiana - fondata nel 1912 (con adesione di Usi Ait Scuola e Usi Surf), Cobas scuola, Orsa, SialCobas hanno indetto un'azione di sciopero venerdì 2 dicembre rivolta al personale docente, educativo ed ATA delle scuole di ogni ordine e grado.
La protesta è contro la guerra e per le politiche di pace; contro l'invio delle armi all'Ucraina e il decreto legge per congelamento dei prezzi di tutti i beni e servizi primari; per lo sblocco contratti e aumenti salariali e l'introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l'ora; contro politiche di privatizzazione in atto, spese militari e riduzione orario di lavoro a parità di salario; a sostegno di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale;  a sostegno dell'istruzione pubblica e di massa; contrasto alle misure poste dalla legge 107/2015 e decreti attuativi; contro istituto alternanza scuola lavoro, per diritto allo studio e integrazione alunni con disabilità e disagi, abbassamento età pensionabile; rinnovo CCNL scaduti; stop aumento tariffe luce gas; introduzione nuova politica energetica che utilizza fonti rinnovabili (no nucleare no rigassificatori); riduzione orario di lavoro; fermare le stragi di morti sul lavoro e introdurre il reato di omicidio sul lavoro; per il rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità, nei trasporti, contro la privatizzazione e sub appalti, per una vera democrazia sindacale, per il diritto di sciopero, per la tutela dei lavoratori immigrati; sì reintroduzione scala mobile; no alla formazione scolastica di regime con un premio per i bravi e aumento stuipendiale per i "super bravi"; no al merito; no alla didattica delle competenze addestrative; a favore di una scuola che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi, dell'autonomia e dello spitiro critico; uso di tutte le risorse disponibile per eliminare classi pollaio; assunzione docenti con tre anni di servizio e ATA con due anni; rilanciare il tempo pieno; contrastare la dispersione scolastica; potenziamento organici; immissione in ruolo sui posti vacanti; no a PCTO obbligatori e agli stage professionali.

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