#corpedelascunzulatavecchia / PNRR ….. le solde fanne remenì la vista a le cecate. Ovvero PNRR fatto ad orecchio - Molise Web giornale online molisano
Lunedì - 11 Dicembre 2023

#corpedelascunzulatavecchia / PNRR ….. le solde fanne remenì la vista a le cecate. Ovvero PNRR fatto ad orecchio

* FOTO Molise 2022 - di Mauro Presuttti

Come sempre un caro saluto a tutti, urbi et orbi come direbbero gli ecclesiastici. Noi  invece, laici impenitenti, diciamo solo: saluti a tutti.

Oggi mi scappa di scrivere di PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che poi abbiamo scoperto la Resilienza solo con il PNRR, prima ognuno di noi vorrebbe sapere dove stava. Ma questo è un incarico che diamo ai posteri.

Dunque la comunità europea in seguito alla pandemia ha stanziato dei fondi per la ripresa dell’economia. Fondi da erogare sotto forma di prestito  alle pubbliche  amministrazioni in seguito a richiesta supportata da progettazione dell’opera da realizzare. Esempio: il comune XXX decide di costruire un plesso scolastico con i fondi del PNRR, redige il progetto e lo presenta. È previsto  il coinvolgimento diretto dei Comuni nella messa a terra di progetti per almeno 30 miliardi di euro entro il 2026 che potrebbero arrivare fino a 50 miliardi di euro. In pratica una barcata di soldi che dovrebbero/potrebbero rivitalizzare l’economia italiana, ma tutto il tessuto sociale italiano. Quando si lavora tutti siamo più contenti. Giova ricordare che gli Stati Uniti uscirono dalla grande depressione del 1929 grazie al New Deal del Presidente Roosevelt. New deal che permise la realizzazione di immensi lavori pubblici, dighe in particolare. Lavori che permisero alle persone di lavorare e quindi di rimettere in moto l’economia statunitense. Questo è quello che ci si auspica con il PNRR. Speriamo.

Siccome, però, siamo in Italia per controllare la gestione di questa montagna di denaro da dare ai comuni, si era pensato, il Governo del Presidente Meloni aveva pensato, su pressione da parte dell’Europa di creare una cabina di regia, una “Struttura di Missione” in modo che  “la nuova Struttura di Missione di Palazzo Chigi restituisce centralità alla Cabina di Regia PNRR e riflette, nella sua organizzazione, l’articolazione del Piano, con Uffici preposti al presidio delle Missioni del PNRR”. Copiato direttamente dal sito della Presidenza del Consiglio dei ministri a questo link: https://www.governo.it/it/articolo/pnrr-carlo-alberto-manfredi-selvaggi-magistrato-della-corte-dei-conti-alla-guida-della

La gioia di noi molisani è stata quando a presiedere questa “cabina di regia” “struttura di Missione”, quindi a controllare per mezzo della Corte dei Conti tutto l’iter di erogazione e gestione dei fondi del PNRR fosse un molisano doc il Dott. Carlo Alberto Manfredi Selvaggi. Quindi Carlo, come lo chiamiamo tutti, sarebbe stato il deus ex machina di tutto il PNRR in Italia per conto dell’Europa. E scusate se è poco!

Ma “sarebbe”? Perché “sarebbe”?

Sarebbe perché a seguito della nota sopracitata emessa dalla presidenza del Consiglio dei Ministri in data 03/05/2023, il 31/05/2023, dopo soli 28 giorni, si deposita un emendamento, ancora non approvato alla Camera, che depotenzia la norma stessa. 

In pratica il Governo Italiano ha aperto, di fatto, un confronto, ma meglio dire uno scontro, con la magistratura contabile, la Corte dei conti, circa la gestione dei fondi.

“Nello scontro con la magistratura contabile il governo tira dritto e presenta alla Camera l’annunciato emendamento al decreto Pa che esautora la Corte dei conti dalla vigilanza sul PNRR. Il testo abolisce il “controllo concomitante” dei giudici contabili sull’utilizzo dei fondi del Piano, cioè il meccanismo di monitoraggio “in itinere” da parte della Corte sui “ritardi” e sulle “irregolarità gestionali” nell’attuazione del Piano, introdotto dal decreto Semplificazioni del 2020 e attivabile su richiesta delle commissioni parlamentari. Inoltre viene prorogato di un altro anno, da giugno 2023 a giugno 2024, lo “scudo erariale” che limita la responsabilità contabile di amministratori e dipendenti pubblici ai casi di dolo e colpa grave. Una misura che secondo l’associazione di giudici e pm contabili “ha aperto uno spazio di impunità che va a vantaggio del funzionario infedele e di chiunque sperperi le risorse pubbliche”. “ come riportato da “Il Fatto Quotidiano” del 31/05/2023 ecco il link: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/31/pnrr-depositato-lemendamento-del-governo-che-abolisce-il-controllo-della-corte-dei-conti/7179396/?fbclid=IwAR0BzV4TDjRu5fDRRpfm36uVvmj7_VfhipQaORaXe5V2Vgzq0JVRK2mpZ0A

In pratica il Governo vuole emendare una propria nota emessa 28 giorni prima per depotenziare, annullare, il potere della Corte dei Conti sulla gestione e sul controllo dei fondi del PNRR  prorogando di un altro anno, da giugno 2023 a giugno 2024, lo scudo erariale. Scudo che, come detto prima, limita la responsabilità contabile di amministratori e dipendenti pubblici solo ai casi di dolo o colpa grave. In pratica una forma di autotutela della “casta” volta a fare come ognuno vuole e gestirsi il proprio lavoro senza problemi? Ed in questa situazione di assoluto “io so io e voi non siete un c….” come disse il Marchese del Grillo noi da che parte dovremo stare?

 Cioè, voglio capire, vi sentite protetti da un Governo che 28 giorni dopo vorrebbe emendare un proprio decreto per proteggere “le spalle” agli amministratori che non svolgono proprio in maniera eccezionale il proprio lavoro? Il tutto per svilire il ruolo ed il compito della Corte dei Conti che, invece, anche per volontà dell’Unione Europea, doveva avere un ruolo determinante e di controllo in tutta la vicenda PNRR.

Signori cari questa è la questione di come vogliono gestire le pratiche del PNRR in Italia. Una gestione alla “volemose bene” che tanto tutti dobbiamo morire. A leggerla, però dalla parte del semplice cittadino viene da pensarla al modo del Marchese del Grillo: “io so io (governo ed amministratori) e voi (noi cittadini) non siete un ca@@o”.

Cari signori che avete avuto la compiacenza di giungere sino a questo punto del mio scritto, vi voglio ringraziare e salutare nella solita maniera con il solito: statevi arrivederci.

Franco di Biase

P.S. parte importante che volutamente scrivo qui: spero che ci si renda conto dell’operato di questo Governo.

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